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Termopittura Il processo termografico è quello che registra il calore del nostro corpo e ce lo rimanda sotto forma di una sorta di fotografia a colori che dal freddo blu giunge al caldo rosso, con gialli e verdi intermedi. La morte è dunque il non colore assoluto. E ci sono parti del corpo più calde di altre, e parti che si scaldano di più, e parti che emanano calore invadendo positivamente i corpi vicini. La nostra capacità di trasmettere calore diviene metafora dellurgenza di comunicare e di donarci. E noi possiamo donarci con la disponibilità allascolto, con uno sguardo affettuoso, con un bacio, con un gesto ma anche con un grido. Cosa ci sta dicendo questa bocca spalancata? A tutti sicuramente sta dicendo qualcosa
Roma nascosta
Quanto sei bella Roma
la vista delle infinite Mirabilia Urbis non ci appaga mai, ma siamo certi che sempre e comunque siamo in grado di ammirarle? Tra traffico, cartelli stradali, autobus, camion
e la velocità impostaci dai ritmi quotidiani, le Mirabilia si nascondono e scompaiono. Ai voglia ad allungare il collo... sono sparite dietro langolo, dietro gli immensi cartelloni pubblicitari, dietro il finestrino della macchina che con una sgommata si è affiancata, dietro la fiancata dellautobus (anche quello con la reclame di turno
). In certi momenti tra lo smog, che rintontisce come una droga, le luci psichedeliche di semafori e fari, limpennata a cui la tua vettura è costretta dai clacson incalzanti
le povere Mirabilia sono meno mirabili. Insomma è unaltra Roma, forse ancora bella.
Appesi a un filo
Uno, nessuno, centomila
ad ognuno il proprio ruolo, piaccia o non piaccia. Accettiamo il nostro essere nel mondo con la coscienza che la nostra esistenza è relativa, ma anche con la consapevolezza del gioco delle parti. Rendiamoci conto che tanto così è, se vi pare
. In tale dibattito pirandelliano, sembra però farsi strada un altro celebre italiano, Giacomo Leopardi, con il suo dolore cosmico, ad indicarci che il nostro riscatto è solo nella fratellanza. La ginestra, il fiore del deserto, indica tale via per riuscire a sostenere emotivamente la verità assoluta che siamo appesi a un filo.
Burocrazia
Ricordate Le sette fatiche di Asterix? Il nostro invincibile eroe gallo stava per essere vinto proprio dalla burocrazia. E ricordate come è riuscito a sfuggire dai suoi legami tentacolari? Rivoltandole contro le sue stesse diaboliche idiozie. Questo dipinto è catartico, ci libera dalla burocrazia esorcizzandola, facendoci vedere che i suoi legami sono, in ultima istanza, falsi. E il gioco dellartista che invita losservatore a farsi beffa di questa importuna che tenta ogni giorno di soffocarci.
Vizi antichi
Gli Antichi vizi, sono antichi perché da sempre fanno parte delluomo, ma non sono certo datati. Luomo, oggi più che mai, non è immune dai vizi antichi. Larte ha sempre stigmatizzato i vizi personificandoli. Molti artisti, in particolare Jeronimus Bosch e Peter Brueghel il Vecchio, hanno dato ad essi volti ed atteggiamenti. Attingendo allinfinito repertorio di immagini del passato Quattrocchi crea le fisionomie dei suoi vizi, dando così da un lato credito alla fisiognomica, e dallaltro testimonianza di sostanziale ottimismo
loggi, infatti, ha talmente confuso le carte che è assai difficile vedere il volto dei vizi. Nel clima odierno tutto si è relativizzato ed alcuni vizi sono stati addirittura riabilitati. Oggi, ad esempio, facilmente lAccidia viene favorevolmente interpretata come volontà di non entrare in collisione con il pazzo mondo. E la lussuria non è forse diventata quasi una virtù?
Solitudine
Siamo tanti, siamo forse troppi ma siamo anche incredibilmente soli. E se è vero che la solitudine è la condizione assoluta delluomo alla nascita e nella morte, è altrettanto vero che, nel corso della vita, siamo sempre in mezzo agli altri. Una vecchia frase da cioccolatini diceva: amarsi non è guardarsi lun laltro ma guardare tutti e due nella stessa direzione. Ma se uno guarda di qua e laltro guarda di là, cosa succede? Si va su direzioni antitetiche e si finisce per non guardarsi mai. Linvito è a guardare prima di tutto entro se stessi (cè uno specchio vero nel quadro che ha proprio questa funzione) e poi riflettere che è bene guardarsi lun laltro per poi guardare nella stessa direzione.
Chimerica
Quale sarà in nostro futuro? Chi ne traccerà le strade? Quale vita ci si prepara? Nellorgia di guerre, attentati, multinazionali, viaggi iperspaziali, alta tecnologia, crisi energetica, disastri ecologici, fondamentalismi e quantaltro, ognuno si fa le sue idee. Comunque è certo che nel futuro ci saranno due forze in gioco dominanti, la Cina, con il suo boom economico e la sua dirompente forza numerica, e lAmerica, ovvero gli USA, che ancora tengono banco. Staremo a vedere. Qui un cino-americano la fa da arbitro.
2 aprile 2005
E unopera a se stante, dettata dallemozione per la scomparsa di Papa Giovanni Paolo II e della suggestiva visione delle esequie. La tecnica è quella tipica dellartista: pittura su legno con sovrapposizione di tela dipinta e scontornata. E interessante che, in questopera, la pittura su tavola è relativa al fondo del dipinto ed alla bara del Pontefice, mentre su tela sono i rossi manti cardinalizi mossi dal vento, le mitre bianche, il Vangelo aperto sul feretro ed i numeri romani della data. Il colore è sintetico e simbolico. E come se lartista avesse voluto distinguere anima e corpo: ciò che è relativo alla materia ed al corpo corruttibile è affidato alla pittura su legno, ciò che attiene allo spirito ed al pensiero è affidato alla pittura su tela. Il voluto rifiuto della prospettiva sottolinea, con lannullamento dello spazio, anche lannullamento del tempo, nellansia di esprimere il sentimento delleternità. E su tutto alita il vento di commozione che scompagina tutto e tutti e che, per un istante, lega il cielo alla terra.
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